Cosa vedere in Val di Susa: un interessante weekend tra esperienze nella natura e tradizioni
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Cosa vedere in un weekend in Val di Susa? Vieni con noi alla scoperta dei suoi borghi dalla storia antica, dei suoi panorami mozzafiato immersi nella natura e delle sue tradizioni mantenute vive ancora oggi grazie all’impegno e alla perseveranza dei suoi abitanti.
Visitare la Valle di Susa è la scelta giusta per te se sei un viaggiatore al quale piace esplorare il mondo affidandosi alla VISTA, all’UDITO, all’OLFATTO, al GUSTO e cercando attraverso il TATTO una CONNESSIONE CON IL LUOGO.
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A poche decine di chilometri da Torino esiste un territorio plasmato da una storia millenaria e caratterizzato da una forte identità culturale influenzata dalla sua posizione strategica e soprattutto dalla presenza di un tratto della Via Francigena che per secoli ha favorito uno scambio intenso e proficuo di saperi, lingue e religioni! Negli ultimi anni le amministrazioni culturali hanno riscoperto l’importanza di questi percorsi tanto da incrementare la proposta turistica riservata ai viaggiatori che prediligono esperienze lente, sostenibili e a contatto con la natura. In quest’ottica ricoprono grande importanza gli itinerari escursionistici a piedi e in bicicletta come la “Ciclovia Francigena”, che nel corso del 2024 permetterà di raggiungere anche la località di San Giorio di Susa arrivando a toccare ben oltre 15 comuni fino al Colle del Moncenisio.
L’incantevole Val di Susa o Valle di Susa non è solo storia, arte, cultura e natura ma rappresenta uno dei pilastri dell’enogastronomia piemontese grazie ad alcune ricette tradizionali, come l’inimitabile focaccia di Susa dello storico Panificio Favro, e soprattutto ai suoi prodotti che richiamano i sapori e i profumi avvolgenti e intensi delle montagne alpine!
Sei pronto a ripercorrere il nostro itinerario e vivere un nuovo viaggio attraverso i 5 sensi?
Val di Susa cose da vedere: Il racconto del blog tour
Tre giorni in Val di Susa, terra di buon cibo e tradizioni secolari
Prendendo parte al blog tour alla scoperta della Val di Susa, organizzato da Turismo Torino e Provincia e dagli uffici del turismo di Susa e di Bardonecchia, abbiamo avuto la possibilità di approfondire la conoscenza, dal punto di vista naturalistico, storico, culturale ed enogastronomico, di questa valle alpina situata a poca distanza dal capoluogo piemontese e dal confine francese.
Questa tre giorni, trascorsa tra Avigliana, Novalesa, Chiomonte, Susa e Bardonecchia, ci ha permesso inoltre di vivere in prima persona alcune delle esperienze inserite all’interno del ricco calendario di “Borgate dal Vivo“, il “festival più grande nei luoghi più piccoli“ che si pone l’encomiabile obiettivo di riqualificare e innovare socialmente e culturalmente le zone definite come “periferiche“.
P.S. Quello che troverai di seguito è il racconto del nostro blog tour, che per ovvi motivi organizzativi ha riguardato solo una piccola parte delle località visitabili in valle e solo alcuni degli edifici/musei/chiese che caratterizzano il centro storico delle cittadine citate in precedenza.
Cosa vedere in Val di Susa in un weekend
1. Val di Susa cosa vedere | Avigliana
Percorrendo la strada che collega Torino alla Val di Susa si incontra Avigliana, un borgo magico che dal 2007 può fregiarsi anche del riconoscimento “Bandiera Arancione” grazie ad una grande varietà di caratteristiche ambientali, a numerosi elementi storico-culturali e ad un ottimo sistema di segnaletica come riportato anche dal sito ufficiale del Touring Club Italiano.
Il programma di questo blog tour non poteva che iniziare dalla “città medievale dal cuore verde” in quanto questa graziosa località racchiude quasi tutte le peculiarità di questa valle che per secoli ha rappresentato una delle principali vie di collegamento tra il nord Italia e l’Europa!
Prima di visitare il suo “cuore verde” vale assolutamente la pena raggiungere il centro storico per scoprire i meravigliosi palazzi e le sue chiese: la famosa Torre dell’Orologio, la graziosa Piazza Conte Rosso, le tranquille strade acciottolate e i portici che custodiscono antiche botteghe danno vita ad un museo a cielo aperto che ti permetterà di conoscere il periodo di massimo splendore di questo borgo. Con una breve passeggiata potrai raggiungere, infine, i resti del Castello, risalente al X secolo, dal quale si gode una splendida vista che abbraccia tutto il territorio circostante.
Come detto in precedenza, non si può parlare di Avigliana senza citare il suo lato green che trova la massima espressione all’interno del Parco Naturale dei Laghi che si estende su una superficie di oltre 400 ettari e ospita un ecosistema davvero ricco. Il Lago Piccolo, situato in una posizione più defilata rispetto al centro storico, è un vero e proprio paradiso per gli amanti del birdwatching e per chi è alla ricerca di paesaggi più naturali e selvaggi. In questa oasi è possibile ammirare, ad esempio, la “danza dello specchio” ossia lo scenografico corteggiamento dello svasso maggiore che va in scena proprio in queste acque tra fine inverno e inizio primavera.
Tutt’altra atmosfera si respira invece sulle sponde del Lago Grande, il lago più pulito del Piemonte, dove si trovano bar, ristoranti, circoli nautici e piccole spiaggette che contribuiscono a creare un clima vivace e allegro soprattutto durante i weekend primaverili ed estivi. Dopo aver camminato sulle suggestive passerelle galleggianti oppure aver coperto i circa 8 chilometri che abbracciano i due laghi, potrai concederti un piacevole bagno rinfrescante nelle sue limpide acque che possono vantare ben “5 Vele” di Legambiente e che celano due piccole curiosità: immergendoti sotto il pelo dell’acqua, infatti, potrai attraversare in tutta sicurezza il lago utilizzando una ferrata subacquea e se sarai fortunato potrai, secondo un’antica leggenda, individuare la magica dimora di una fata di bianco vestita!
2. Cosa vedere in Val di Susa | Abbazia di Novalesa
Oltre alla più nota Sacra di San Michele, che sembra aver ispirato quella descritta da Umberto Eco nel celebre romanzo “Il nome della rosa”, la valle ospita un altro monastero benedettino che ricopre un ruolo importante per la storia e la cultura di questo territorio sin dal lontano Medioevo.
Stiamo naturalmente parlando dell’Abbazia dei Santi Pietro e Andrea della Novalesa, comunemente chiamata Abbazia di Novalesa, tuttora abitata da una comunità di monaci la cui occupazione principale è legata al restauro dei libri, come si può evincere anche all’interno del Museo Archeologico costituito da tre sezioni: la prima dedicata al restauro del libro, la seconda alla storia del monachesimo e l’ultima alla collezione archeologica con reperti di epoca romana, gotica e medievale.
La visita guidata, unico modo per conoscere questo complesso nel pieno rispetto della vita monastica scandita dalla regola benedettina “ora et labora”, ti consentirà di scoprire la storia lunga e travagliata dell’abbazia costruita in una zona decisamente strategica tra Italia e Francia. Fondata nel 726 e abitata da vari ordini monastici fino al 1798, anno in cui il Governo Provvisorio Piemontese decise l’espulsione dei religiosi, venne addirittura trasformata a metà Ottocento in un albergo per cure termali prima di essere acquistata nel 1972 dalla Provincia di Torino che la affidò nuovamente ai monaci benedettini.
Gli scempi operati durante tutti questi passaggi hanno irrimediabilmente compromesso gli interni delle cappelle di San Michele e di San Salvatore che insieme a quella di Santa Maria Maddalena e soprattutto quella di Sant’Eldrado, al cui interno sono custoditi intatti splendidi affreschi dell’XI secolo, costituiscono un importante patrimonio di epoca medievale a differenza della Chiesa Abbaziale, frutto di una massiccia opera di ricostruzione attuata nel primo decennio del 1700. Prima di abbandonare questo luogo immerso nel silenzio ti consigliamo di non perderti il grazioso chiostro che conduce al museo e di concederti una piacevole passeggiata nelle aree esterne che offrono panorami davvero suggestivi in grado di rendere la visita ancora più indimenticabile.
- Maggiori informazioni: Sito web
3. Weekend in Val di Susa | Chiomonte
A soli 10 minuti in automobile da Susa si trova la graziosa cittadina di Chiomonte, località dell’area Occitana come si intuisce anche dai cartelli scritti in lingua d’oc, che per oltre 500 anni subì il dominio francese prima di tornare all’interno dei confini italiani a partire dal 1713.
Sin dai primi passi siamo rimasti affascinati dal suo centro storico che conserva le peculiarità di un antico borgo dove aleggia ancora oggi la “leggenda delle 7 fontane”, che un tempo impreziosivano il “chemin royal” di Chiomonte e ne costituivano il suo vanto. Oggi ne rimangono solo tre dislocate in varie aree del paese che vanno ad affiancarsi a piccoli passaggi che conducono a cortili nascosti, a caratteristici portici di epoca medievale e a meravigliosi affreschi che adornano alcuni palazzi storici come quelli in stile “Rocaille” visibili sulla facciata della duecentesca Casa Ronsil.
Prima di proseguire la tua passeggiata ti consigliamo di visitare il grazioso negozio di “Casa Ronsil Wine” dove potrai assaggiare e acquistare il prezioso “Ice Wine” in versione bianco o rosso prodotto con vigneti autoctoni come Avanà, Becuet, Chatus, Baratuciat e Gros Blanc. Il disciplinare prevede che la vendemmia debba avvenire di notte quando la temperatura di gennaio si aggira intorno ai -5° e che la pigiatura sia effettuata con acini d’uva ancora ghiacciati.
Dopo questa pausa enologica il percorso alla scoperta di Chiomonte, paese molto legato alla viticoltura come si evince anche dallo stemma comunale [Un sole affiancato da due tralci d’uva e il motto “jamais san toi”], continua in direzione del cinquecentesco Palazzo Levis che da qualche anno ospita gli spazi della pinacoteca dedicata al pittore chiomontino Giuseppe Augusto Levis.
Oltre alle opere dell’artista locale, suddivise in sei aree tematiche come quella relativa ai “Diari di viaggio: dall’Olanda alla Russia, passando per la Libia”, si può ammirare l’interessante sala denominata ‘’Cronache paesane: l’asilo infantile di Chiomonte e collezione etnografica’’ che consente di scoprire la storia e le tradizioni di questo piccolo borgo dell’Alta Val di Susa.
- Maggiori informazioni: Sito web
4. Cosa vedere in un weekend in Val di Susa | Susa
Un itinerario alla scoperta di questa zona del Piemonte non può definirsi completo senza includere anche Susa, città che per secoli ha rappresentato un crocevia strategico per gli eserciti verso la Gallia durante la conquista di Giulio Cesare e per pellegrini e merci da e per la vicina Francia in epoca più recente.
Una piacevole passeggiata a piedi è indubbiamente il modo migliore per esplorare il cuore della “capitale storica” di questo territorio e per ammirare tutte le tracce che raccontano di un passato florido che si perde nella notte dei tempi. Oltre alle splendide vestigia di epoca romana, come lo scenografico Anfiteatro che un tempo ospitava i sanguinosi combattimenti fra gladiatori, l’affascinante Arco di Augusto rivestito in marmo bianco e fatto costruire per suggellare il patto di alleanza fra Cozio e i Romani e le imponenti arcate dell’Acquedotto, è possibile scorgere un Altare Celtico costruito proprio alla base degli archi utilizzati per trasportare l’acqua dall’Alta Valle.
Su queste rocce allineate in direzione del Rocciamelone, montagna da sempre considerata sacra per gli abitanti della città, si trovano infatti le cosiddette “coppelle” ossia delle incisioni sulla pietra a forma di scodelle e collegate tra di loro mediante piccoli canali di scolo che servivano per contenere e far defluire il sangue durante sacrifici animali attraverso i quali si cercava di leggere la volontà delle divinità.
Dopo questa suggestiva immersione nella storia più antica di Susa, la passeggiata ti consentirà di conoscere più da vicino l’evoluzione della città grazie ad un percorso ideale che si snoda tra la centralissima Via Mazzini, nei pressi della quale sorgono la Chiesa di Santa Maria del Ponte ed il Centro Culturale e Museo Diocesano di Arte Sacra, la caratteristica Piazza Trento dove spicca Casa de’ Bartolomei, il palazzo medievale fatto edificare inglobando una delle tre porte romane che consentivano l’accesso alla città, i caratteristici portici di Via Palazzo di Città, dove solo un occhio attento potrà scorgere un affresco raffigurante la Sacra Sindone opera di un autore ignoto, per raggiungere infine la famosa Piazza Savoia dove troviamo la ben conservata Porta Savoia e la romanica Cattedrale di San Giusto con il suo campanile risalente all’XI secolo.
In attesa che venga finalmente riaperto al pubblico, ti segnaliamo, infine, la presenza dell’interessante Museo Civico ospitato all’interno del Castello della Contessa Adelaide, figura molto amata dai cittadini di Susa, che ospita un percorso archeologico e uno museale davvero d’impatto dove spiccano alcuni mosaici romani, la “wunderkammer“ [La camera delle meraviglie] che richiama le atmosfere tipiche di fine Ottocento e la mostra permanente curata da Luca Mercalli ed intitolata “Duemila anni di clima in Valle di Susa”.
- Maggiori informazioni: Sito web
5. Val di Susa cose da vedere | Museo Forte di Bramafam
Durante l’ultima giornata di blog tour abbiamo avuto l’immensa fortuna di conoscere Pier Giorgio Corino, presidente dell’Associazione per gli Studi di Storia e Architettura Militare, e di visitare in maniera privilegiata l’affascinante Museo Forte di Bramafam, una vero gioiello nascosto a pochi chilometri di distanza da Bardonecchia, che ha rischiato di andare perduto per sempre prima dell’encomiabile lavoro di recupero e di ricostruzione della struttura portato avanti da parte dei soci dell’associazione. Le oltre 100.000 ore di volontariato hanno infatti permesso di riportare in vita la più importante fortificazione delle Alpi Cozie di fine Ottocento che per decenni era stata sottoposta a saccheggi e devastazioni.
Divenuto nel 2018 una sezione distaccata del Museo Storico Nazionale d’Artiglieria di Torino, il Forte di Bramafam consente di ripercorrere le tappe della storia militare d’Italia dal 1890 al 1945 attraverso un affascinante e completo percorso espositivo che si sviluppa all’interno di circa 40 sale e differenti sezioni [Magazzino artiglieria, Caserma ufficiali, Batteria bassa, Galleria di gola, etc…] con l’obiettivo di conservare le memorie del passato per raccontare la grande storia!
Passeggiando tra gli oltre 2.000 reperti storici [Uniformi, documenti, armi, etc…] che arricchiscono le realistiche ricostruzioni ambientali, dobbiamo ammettere di esserci sentiti più volte coinvolti emotivamente difronte agli oggetti personali che raccontano, in maniera decisamente cruda e drammatica, scampoli di vita di ufficiali e soldati durante i due conflitti mondiali. Le lettere inviate dal fronte, il foulard colorato e profumato ricevuto in dono dalla propria amata oppure la scritta “mamma ritornerò” apposta sul cappello d’alpino sono solo alcuni dei cimeli che ti commuoveranno e che scateneranno in te un incontrollabile senso di malinconia.
Oltre alle sezioni interne ti suggeriamo di concederti una passeggiata nella cosiddetta “Piazza d’armi” dove trovano spazio alcuni degli oltre 70 pezzi d’artiglieria di epoche differenti e dove la bandiera tricolore continua a sventolare al cospetto di alcune delle vette più importanti dell’arco alpino!
P.S. Per raggiungere il Forte Museo di Bramafam dovrai affrontare una facile passeggiata partendo dal parcheggio situato nei pressi della Cappella Sant’Anna, che si raggiunge dopo aver oltrepassato il ponte posto in prossimità dell’ingresso dell’Ecocentro Rifiuteria.
- Maggiori informazioni: Sito web
Val di Susa: Alla scoperta di “Borgate dal Vivo”
1. Il “festival più grande nei luoghi più piccoli”
“Uno nessuno multiverso“ è il claim scelto quest’anno per raccontare la IX edizione di “Borgate dal Vivo“, un progetto nato come “semplice“ festival letterario itinerante che negli anni si è evoluto fino a diventare un vero e proprio incubatore di idee e di attività volte a rilanciare poli culturali e realtà locali, troppo spesso escluse dai classici circuiti turistici, attraverso una comunicazione efficace e soprattutto una serie di appuntamenti interessanti e innovativi. Quest’anno, ad esempio, il festival si è arricchito con “Borgate in cammino“, un progetto ideato dall’Associazione Revejo che prevede cinque passeggiate lungo alcuni tratti della Via Francigena in compagnia di una guida naturalistica e di un artista che daranno vita ad uno spettacolo itinerante tra le borgate e i boschi della valle; un affascinante mix tra storytelling e immersione nella natura per incentivare il turismo lento e rispettoso dell’ambiente!
Oltre a partecipare a queste piacevoli passeggiate [Noi abbiamo percorso il tratto di 7km da Chiomonte a Susa in compagnia di due attori della compagnia “Faber Teater” che hanno letto alcuni estratti de “I diari del guardiaparco” di Renzo Videsott] fino al 1° settembre sarà anche possibile assistere ad uno degli spettacoli musicali/teatrali/circensi facenti parte di “Borgate dal Vivo Festival” organizzati nella suggestiva location dell’Anfiteatro Romano di Susa [Splendido il concerto di Jack Savoretti al quale abbiamo assistito nel weekend inaugurale di questa edizione], nella graziosa Piazza Conte Rosso di Avigliana, nello scenario mozzafiato di Melezet a 1800 metri d’altezza oppure all’interno dell’imponente e maestoso Forte di Exilles.
Visitare la Val di Susa: Info utili
Val di Susa come arrivare e dove si trova
Se hai trovato interessante il nostro racconto su cosa vedere in un weekend in Val di Susa, qui di seguito troverai qualche informazione utile per ripercorrere tutte le tappe che ti abbiamo illustrato e organizzare una piacevole gita in questo angolo di Piemonte situato a circa un’ora da Torino. Il metodo più semplice e veloce per raggiungere Avigliana, Susa o Bardonecchia è come sempre a bordo dell’automobile grazie alla comoda Autostrada A32 che tra l’altro collega molteplici località della valle con i maggiori capoluoghi del Nord Italia [Torino, Milano e Genova].
Per coloro che preferiscono optare per i trasferimenti in treno, segnaliamo la possibilità di utilizzare il Servizio Ferroviario Metropolitano che grazie alla linea SFM3 collega la stazione di Torino Porta Nuova con quella di Susa e di Bardonecchia, cittadina che potrai scoprire utilizzando le comode navette messe a disposizione gratuitamente dall’amministrazione locale durante il periodo estivo. L’ultima opzione che vogliamo segnalarti riguarda infine le linee di autobus extraurbane gestite dal Gruppo Torinese Trasporti – GTT che ti consentiranno di raggiungere facilmente la sola Avigliana [1087, 1091 e 1442].
Dove dormire in Val di Susa
HOTEL NAPOLEON
Durante questo blog tour siamo stati ospiti dell’Hotel Napoleon, un’accogliente struttura molto apprezzata da ciclisti e motociclisti, come si può dedurre dall’originale arredamento delle sale comuni e dalla presenza di un garage custodito. La posizione su Via Mazzini, la strada principale di Susa che conduce al suo centro storico, e la vicinanza alla stazione ferroviaria lo rendono inoltre il punto perfetto per esplorare questo territorio a piedi. Abbiamo apprezzato molto la gentilezza dello staff, l’eccellente colazione servita nella terrazza situata al primo piano e la particolare attenzione nei confronti dell’ambiente che fa parte di un più ampio progetto di sostenibilità come dimostrano i comodi dispenser d’acqua gratuiti situati ad ogni piano.
- Indirizzo: Via Mazzini, 44, Susa
- Maggiori informazioni e prenotazioni: Hotel Napoleon
Dove mangiare in Val di Susa
RISTORANTE PIAN DEL SOLE
Per un rigenerante pranzo tra le montagne non possiamo che consigliarti invece il Ristorante Pian del Sole, un vero punto di riferimento per la ristorazione sulle piste caratterizzato da un servizio giovane e brillante! Ottimi prodotti a Km0 provenienti dai vicini alpeggi e una vista mozzafiato saranno gli ingredienti che renderanno la tua pausa gastronomica super consigliata. Abbiamo adorato la presentazione dei piatti, gli accostamenti davvero originali come le albicocche grigliate con il gorgonzola e alcune rivisitazioni dei piatti tipici della cucina alpina in chiave estiva!
Quando poi il buon cibo si coniuga con un divertente trasferimento in seggiovia con partenza da Campo Smith [A/R: Intero 11,00€ – Ridotto 9,00€], fulcro della vita sportiva di Bardonecchia, e con la possibilità di noleggiare dei comodi lettini per prendere il sole, siamo convinti che rimarrai piacevolmente sorpreso da questa scenografica esperienza ad alta quota!
- Indirizzo: Località Granges Hippolytes, Bardonecchia
- Maggiori informazioni: Sito web
- Prenotazione consigliata
PASTICCERIA UGETTI
Se vorrai concludere la tua visita nella cittadina di Bardonecchia in maniera davvero autentica e golosa abbiamo il suggerimento giusto per te: la Pasticceria Ugetti, situata nella centralissima Via Medail e considerata una vera e propria istituzione in valle! Oltre ai classici prodotti da pasticceria e all’ottimo gelato, Andrea e Davide mantengono viva la tradizione di famiglia mandando in scena ogni giorno alle 15.30 il rito della “merenda dello sciatore” che coinvolge sportivi e non solo! Ti basterà, infatti, metterti in coda seguendo un invitante e dolce profumo per acquistare e gustare i celebri e imperdibili krapfen caldi dalle differenti possibilità di farcitura: crema alla vaniglia, gianduia e marmellata!
- Indirizzo: Via Medail, 80 – Bardonecchia
- Maggiori informazioni: Sito web
CANTON DIVINO
Visitando il grazioso centro storico di Avigliana è possibile programmare anche una sosta enogastronomica di livello presso il suggestivo ristorante Canton Divino che propone piatti della cucina tradizionale piemontese presentati in maniera eccellente, ricercata e mai banale [Vedi ad esempio la gustosissima panna cotta al Castelmagno DOP con miele, noci e prugne sciroppate] come l’arredamento interno che risulta davvero elegante. Oltre la bellezza della location, un evidente punto di forza è rappresentato infine dai ragazzi dello staff estremamente professionali e cortesi!
- Indirizzo: Via Umberto I, 27, Avigliana
- Maggiori informazioni: Pagina Facebook
- Prenotazione consigliata
OSTERIA DELLA MARCHESA
* Indirizzo: Via Montenero, 4 – Susa
Potrai trovare i grandi classici della cucina piemontese anche a Susa e più precisamente presso l’Osteria della Marchesa un locale che propone ad esempio un eccellente vitello tonnato o la pregiata carne di Fassona. Per la nostra esperienza abbiamo potuto apprezzare la qualità dei prodotti, la stagionalità che sta sempre alla base del menu e i sorprendenti dolci fatti in casa come il bonet!
- Indirizzo: Via Montenero, 4, Susa
- Maggiori informazioni: Sito web
PIZZERIA TRATTORIA ITALIA
* Indirizzo: Via Francesco Rolando, 54 – Susa
Se il tuo girovagare in lungo e in largo per Susa ti ha messo un certo languorino e sei indeciso tra la cucina tradizionale e una buona pizza, vogliamo stuzzicare il tuo palato con un’ottima focaccia condita con lardo, miele e noci che abbiamo avuto occasione di provare presso la Pizzeria Trattoria Italia. Grazie alla velocità nel servizio e all’interessante rapporto qualità prezzo, questo locale risulta essere infatti una valida soluzione per una pausa in città che metterà d’accordo tutti!
- Indirizzo: Via Francesco Rolando, 54, Susa
- Maggiori informazioni: Pagina Facebook
RISTORANTE AL CANTOUN
Durante una gita nei dintorni di Chiomonte è d’obbligo programmare una sosta per assaggiare anche i piatti della sua ricca cucina tradizionale come le “ghinefle” [Gnocchi di pane e patate conditi con burro e formaggio] e la famosa focaccia, senza dimenticare un calice di Avanà, il vitigno valsusino a bacca nera. Dove poter trovare tutto questo? In pieno centro storico presso il Ristorante Al Cantoun, un locale dall’ambiente intimo e accogliente che offre un percorso culinario strettamente legato ai sapori del territorio e alle ricette di famiglia.
- Indirizzo: Via Ramats, 12, Chiomonte
- Maggiori informazioni: Sito web
- Prenotazione consigliata
Altre idee per un viaggio in Piemonte
- Cammino di Don Bosco – Scopri i sentieri e il territorio del “Santo dei giovani”
- Canelli – Viaggio al centro della terra del vino
- Castagnole delle Lanze – Uno dei tesori dell’Astesana
- Cherasco – La città dei “Baci”, della magia e delle lumache
- Cocconato d’Asti – Il borgo noto come “La Riviera del Monferrato”
- Torino – Consigli sensazionali per scoprire la città come un vero torinese
- Weekend nel Monferrato Casalese – 5 incantevoli borghi nei dintorni di Casale Monferrato
Articolo scritto in collaborazione con Turismo Torino e Provincia
Ultimo aggiornamento: 16 luglio 2024
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2 commenti
Fabio
Ho sempre sentito parlare bene della Val di Susa e con questo articolo mi confermate ulteriormente che è un posto da visitare assolutamente!
Daniele & Marilena
La Val di Susa è un territorio davvero molto incantevole e decisamente interessante che merita di essere scoperto in maniera slow, magari prendendo parte ad una delle tante attività disponibili o visitando gemme nascoste come il Forte di Bramafam o luoghi incantevoli come Pian del Sole!