Torino Magica Tour: un percorso intrigante tra oscure presenze e leggende esoteriche

Chi non ha mai sentito parlare dei triangoli magici e del ruolo fondamentale di Torino in questa perenne lotta tra il bene e il male? Se vuoi approfondire questo tema, sei capitato nell’articolo giusto! Preparati a scoprire insieme a noi le tappe e i racconti che danno vita al Torino Magica Tour, una passeggiata serale tra linee sincroniche, grotte alchemiche, simboli massonici e oscure presenze.

Ti abbiamo già raccontato, dopo aver preso parte al Torino Noir Tour, gli episodi che hanno tinto di nero alcune pagine della storia della nostra città e anche questa volta vogliamo coinvolgerti in un’altra esperienza decisamente originale: il Torino Magica Tour.

In poco più di due ore sarai travolto da informazioni e racconti che ti sveleranno come luce ed oscurità convivono all’interno dei quartieri storici del capoluogo piemontese. I libri dei morti, custoditi all’interno del meraviglioso Museo Egizio, le profezie di Nostradamus e la particolare storia della Mole Antonelliana saranno solo alcune delle citazioni che ti permetteranno di comprendere come le origini magiche della città sabauda si perdono nella notte dei tempi.

Anche in questa occasione dobbiamo ringraziare lo staff di Somewhere Tours & Events per averci permesso di trascorrere una piacevole ed insolita serata come turisti nella nostra città.

Torino Magica Tour: Viaggio tra i triangoli magici

Non è stato facile scrivere questo articolo perché troppa era la voglia di raccontare per filo e per segno tutte le nozioni che abbiamo appreso durante questo viaggio alla scoperta della nostra città. Tuttavia trattandosi di un itinerario magico abbiamo preferito, come un perfetto prestigiatore, non svelarti tutti i “trucchi” per farti apprezzare ancora di più questa particolare lezione di storia qualora tu decida di viverla in prima persona.

Il punto di forza di queste esperienze sta nella capacità comunicativa delle loro guide abili a coniugare episodi che si trovano in tutti i libri di scuola con aneddoti curiosi e spesso sconosciuti.
Passeggiando tra Piazza Statuto, Piazza Solferino e Piazza San Carlo, abbiamo avuto l’opportunità di esplorare il noto lato magico di Torino che ci auguriamo possa stimolare anche la tua curiosità.

• Torino Magica Tour: Giovedì, Sabato e Domenica 17.15, 18.00 e 21.00
• Torino Magica Speciali Lunedì: Lunedì 19.00 [Partecipando a questa versione del tour ogni partecipante riceverà un buono sconto del 20% valido da EDIT Torino da utilizzare la sera stessa o entro il giovedì della stessa settimana]
• Durata 2h 30′
• Questo tour prevede alcuni spostamenti a piedi e altri a bordo di un in bus turistico
• Acquista il biglietto per il Torino Magica Tour

1. Torino Magica Tour | I misteri di Piazza Statuto

Il Torino Magica Tour prende il via all’ombra di uno dei tanti monumenti torinesi che nascondono simboli e significati che richiamano l’anima esoterica della città piemontese, nota per trovarsi nel punto in cui convergono le linee sincroniche dei due triangoli della magia bianca con Lione e Praga e nera con Londra e San Francisco.

In Piazza Statuto si trova il cosiddetto Monumento al Traforo del Frejus, fatto erigere con i blocchi provenienti proprio dalle montagne al confine tra Italia e Francia, al quale vengono attribuiti diversi significati: per alcuni si tratterebbe di un memoriale in ricordo dei minatori deceduti durante le fasi di costruzione di questa imponente opera urbanistica, per altri rappresenterebbe l’elogio della Ragione mentre per altri ancora sarebbe un simbolo collegato alle forze oscure.

Ci troviamo, quindi, di fronte alla rappresentazione allegorica della vittoria della Ragione [Genio Alato] sulla forza bruta [I titani che cercano di scalare la montagna], oppure quella che vediamo sulla sommità è la statua di Lucifero intento a volgere lo sguardo in direzione di Piazza Castello, culla dell’energia positiva di Torino?

Se si tiene conto che alle spalle della piramide è situata anche la famosa Guglia Beccaria, l’obelisco che indicherebbe il cuore delle energie negative della città, e che nelle viscere di Piazza Statuto fu rinvenuta un’antica necropoli, le leggende propendono per la seconda ipotesi ubicando, addirittura, la temuta Porta dell’Inferno proprio al di sotto di questa fontana.

2. Il Rondò della Forca e la Vallis Occisorum

Pochi minuti in autobus separano Piazza Statuto dall’incrocio con Corso Regina Margherita, Via Cigna, Corso Principe Eugenio e Corso Valdocco, tristemente conosciuto dai torinesi come Rondò della Forca. Quello che oggi si presenta come un trafficato angolo di Torino, fino al 1853 era, infatti, il luogo dove i condannati per omicidio e cospirazione politica andavano incontro alla loro morte.

Il termine Valdocco potrebbe derivare dai toponimi Vallis Occidentalis [Valle ad ovest di Torino] oppure Vallis Occitanis [Valli occitane], mentre la tradizione lega il suo nome Vallis Occisorum [Valle degli Uccisi] ad una tragedia storica che portò al martirio di tre soldati romani. Solutore, Avventore ed Ottavio, infatti, vennero giustiziati proprio in questo luogoper essersi opposti al volere dell’imperatore romano. Nel corso dei secoli la nomea di zona della morte divenne ancora più marcata a causa della presenza di una particolare abitazione fortemente legata alle attività che si svolgevano in questo rione storico della città. Al numero civico 2 di Via Franco Bonelli era ubicato, infatti, l’appartamento che veniva assegnato ai boia della città di Torino.

Quella del boia fu una figura decisamente poco amata dagli abitanti di Augusta Taurinorum tanto che la maggior parte dei commercianti dell’epoca iniziarono ad utilizzare una serie di stratagemmi in segno di disprezzo nei confronti di questi personaggi. Si passò dal rifiuto di vendere loro il cibo, all’utilizzo dell’aceto per disinfettare il denaro proveniente dalle loro mani, fino ad arrivare al gesto più eloquente: servire loro il pane al contrario. Dopo una serie di lamentele e successive ordinanze i panettieri furono costretti a sospendere questo tipo di protesta ma, per non darla loro vinta, si ingegnarono inventando il pan carré, il famoso pane in cassetta che poteva essere servito al contrario senza farlo notare al malcapitato aguzzino.

Poiché nella nostra città convivono due anime magiche, anche in questo quartiere troviamo un riferimento all’energia positiva che si concretizza con la presenza di una statua intitolata a San Giuseppe Cafasso, amico di Don Giovanni Bosco, conosciuto anche come “il prete della forca” per via del supporto morale che offriva ai condannati negli ultimi istanti che precedevano la loro esecuzione.

3. Il “bestiario torinese” e Piazza Palazzo di Città

Dopo aver ascoltato la bizzarra storia legata alla nascita del pane in cassetta, l’itinerario a bordo del bus privato si addentrerà nel cuore di Torino sfiorando alcuni luoghi unici e distintivi della città come ad esempio Porta Palazzo, il mercato all’aperto più grande d’Europa, dove di giorno suoni, profumi e colori si mescolano creando uno splendido spaccato di vita quotidiana decisamente multietnico!

Percorrendo Via Milano, all’altezza dei civici 11-13-18, la tua attenzione sarà attratta dastrane figure animalesche che costituiscono il cosiddetto “bestiario torinese”: teste di tori, teste di leoni e teste di cani sembreranno affacciarsi dagli edifici settecenteschi per accompagnare il tuo tour alla scoperta del lato magico ed oscuro della Prima Capitale D’Italia.

Come già avvenuto durante il Torino Noir Tour ti troverai a scrutare la meravigliosa Piazza Palazzo di Città un tempo conosciuta come Piazzetta Delle Erbe; quello che oggi è il luogo che ospita il Palazzo Civico di Torino fino al 1710 era adibito alle esecuzioni di streghe ed eretici.

L’ultimo ad essere giustiziato fu Giovanni Antonio Boccalaro un ladruncolo che, chiuso nella sua cella, escogitò un piano per uccidere il sovrano affidandosi alle arti oscure.
Il suo piano fallì miseramente e, dopo essere stato condannato per lesa maestà, fu giustiziato in modo molto cruento come riportato dai documenti dell’epoca:

[…] Sentenza esseguita li 30 so la piaza dell’herbe, ove due ore doppo è stato appeso per un piede, sino al terzo giorno all’hore 21, indi, precedente il suono della campana, è stato squartato e riposta la testa sopra la colonna infame, li quarti fuori delle quattro porte di Torino ed il rimanente del cadavere è stato abbrugiato e sparse le ceneri al vento. Il tutto precedente emenda pubblica nell’uditorio del Senato sedente con toga rossa […]
– Verbale dell’esecuzione | Atti Criminali del Fisco di S.A.R. in Torino –

4. Torino Magica Tour | La Fontana Angelica di Piazza Solferino

E’ nuovamente tempo di mettersi in cammino per ammirare più da vicino i simboli e i luoghi protagonisti di questo insolito itinerario alla scoperta del capoluogo piemontese! Insieme alla guida arriverai in Piazza Solferino davanti ad una fontana che sulle prime ti sembrerà quasi banale ma che scoprirai, invece, celare numerosi simboli legati alla massoneria e all’alchimia.

La Fontana Angelica, che prende il nome dalla madre di Pietro Bajnotti il benefattore che donò i soldi alla città di Torino per costruire questo monumento, è conosciuta anche come la Fontana delle 4 Stagioni per via delle figure femminili e maschili che simboleggiano per l’appunto la primavera, l’estate, l’autunno e l’inverno. Partecipando a questo interessante tour avrai la possibilità di scoprire il vero significato insito nella sua struttura: la volontà di rappresentare la conoscenza accessibile a tutti e quella destinata solo a pochi eletti, concetto dal sapore decisamente massonico.

Mettiti alla prova cercando i tanti particolari che adornano le meravigliose statue che troneggiano in Piazza Solferino, tentando di individuare ciò che lo scultore Giovanni Riva ha voluto occultare all’interno di quest’opera.

5. Via Alfieri 19 e la Massoneria

Il tour di Torino Magica ripercorrerà, inoltre, alcune delle tappe storicamente legate al passato della città sabauda e ti condurrà nei luoghi dove la simbologia si lega al tema del mistero e della magia.
Uno di questi è sicuramente rappresentato dal portone di un elegante palazzo situato in Via Alfieri 19 che si pensa ospitò una loggia massonica.

Con l’aiuto della guida sarà curioso tentare di decifrare in ogni singolo riquadro tutte le incisioni presenti per portare alla luce un compasso, un goniometro, una squadra, un astrolabio a rappresentazione del lavoro e il profilo dell’albero di acacia, noto simbolo di resistenza. Che si tratti di credenze popolari, realtà o semplici coincidenze anche questi enigmi contribuiscono senza dubbio ad incrementare l’alone di mistero e di fascino che per secoli ha accompagnato il nome della nostra città.

6. Torino Magica Tour | Gli Occhi del Diavolo

Dopo aver decriptato i simboli massonici presenti sul portone di Via Alfieri 19, il tour alla scoperta dei luoghi magici di Torino si sposterà in Via Lascaris per ammirare delle bizzarre aperture sul pavimento che costeggia il palazzo all’angolo con Via San Francesco D’Assisi. Nel corso dei secoli si sono succedute molte ipotesi sull’origine e sul significato di questi occhi dalla forma stretta e allungata che sembrano scrutare gli ignari passanti.

Una delle più fantasiose riconduce questi misteriosi fori alla figura del principe delle tenebre. Immagina di trovarti agli inizi dell’800, percorrere queste strade al buio e scorgere solo una flebile luce tremolante provenire dal sottosuolo. Quale sarebbe stato il tuo primo pensiero o la tua reazione?
Tuttavia la spiegazione potrebbe essere molto più semplice e meno spettrale; si tratterebbe, infatti, di un sistema progettato per consentire il ricircolo dell’aria e l’ingresso della luce nei locali sotterranei dove venivano svolte le riunioni segrete della loggia massonica che proprio in questo palazzo aveva sede.

7. Palazzo Lascaris

Lasciando alle spalle il mistero legato agli occhi del diavolo, l’itinerario proseguirà mantenendo il filo conduttore delle raffigurazioni dall’aspetto inquietante per spostarsi di fronte a Palazzo Lascaris, oggi sede del Consiglio Regionale del Piemonte.
Questo elegante palazzo ti incuriosirà grazie alla sua particolare facciata decorata con oltre 200 maschere grottesche poste nei punti che un tempo venivano considerati più vulnerabili: il primo e il secondo piano.

Un espediente, che ricorda molto quello applicato nelle cattedrali gotiche, ideato come sistema di protezione contro gli spiriti maligni e contro i malintenzionati che avrebbero dovuto desistere di fronte a tali spaventose figure. Questo esempio di architettura sabauda potrebbe essere la “musa ispiratrice” delle celebra frase pronunciata dal filosofo Montesquieu durante uno dei suoi soggiorni a Torino:

[…] Le sue mura parlano […]
– Charles-Louis de Secondat, barone di La Brède e di Montesquieu –

8. Torino Magica Tour | Il Portone Del Diavolo

Una nuova tappa e una nuova storia arricchiranno la tua esperienza in compagnia delle guide di Somewhere Tours & Events! Dopo aver scoperto simboli massonici, figure diaboliche e grottesche arriverai davanti all’imponente portone che rappresenta una delle soste più iconiche di questo tour!

Questa maestosa porta d’ingresso venne commissionata nel 1675 dal conte e generale della finanze Giovanni Battista Trucchi di Levaldigi e, secondo una delle tante leggende che lo riguardano, comparve dal nulla in una notte. Qualcuno ha venduto l’anima al diavolo oppure Satana ha voluto punire una persona un po’ troppo irriverente? Nessuno saprà mai svelare la vera storia che si cela dietro questo simbolo di Torino, che oggi adorna la sede della Banca Nazionale del Lavoro, ma ti basterà scrutare i vari dettagli per capire i motivi che lo associano alla magia nera.

Giunto a questo punto dell’itinerario avrai ancora il coraggio di allungare la mano per afferrare i due serpenti incrociati che si trovano sotto il batacchio raffigurante il volto del diavolo?

9. Piazza San Carlo e il talismano di Torino

Dalle atmosfere oscure ed enigmatiche la passeggiata notturna si sposterà nel “salotto di Torino”, la location perfetta per affrontare finalmente il tema della magia bianca grazie all’atmosfera che si respira all’ombra del monumento equestre di Emanuele Filiberto, ilCaval ëd Brons, e alla presenzadiscreta di un talismano molto venerato dai torinesi, soprattutto durante l’assedio francese del 1706.

Camuffati tra i fregi dei meravigliosi palazzi che si affacciano sulla seicentesca piazza d’ispirazione parigina, infatti, resistono ancora due piccoli affreschi che raffigurano la Sacra Sindone, simbolo delle cristianità e potente amuleto posto a protezione della città di Torino e dei suoi cittadini.
Fino ai primi anni del 1940 erano ben quattro i dipinti posizionati nei vari angoli della piazza, ma durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale due di questi andarono persi.

10. Piazza Castello e il fantasma della Madama Reale

Attraversando secoli di storia il tour ti condurrà nel punto più positivo della città: Piazza Castello, l’area che rappresenta l’epicentro della magia bianca. La motivazione principale è legata alla presunta presenza di tre grotte alchemiche che si snoderebbero misteriosamente nel sottosuolo e che rappresenterebbero un luogo di massima concentrazione energetica in grado di materializzare il pensiero.

Che si tratti di una leggenda o di realtà, immaginare antichi passaggi sotterranei, laboratori alchemici e dimensioni parallele non farà altro che donare ulteriore magia ad una piazza già così incantevole.

Soffermandoti sul cosiddetto “varco magico” posizionato sul lato della piazza al confine con l’ingresso di Palazzo Reale, avrai anche la possibilità di assistere ad un divertente spettacolo teatrale organizzato dalla Somewhere Tours, come già accaduto durante il Torino Noir Tour, che stavolta avrà come protagonista principale il fantasma della stravagante Madama Reale, Cristina Maria di Borbone-Francia.

11. La Chiesa Parrocchiale della Gran Madre di Dio

Le oltre due ore di tour sembreranno scorrere velocemente come i flussi di energia positiva e negativa che da sempre invadono la città sabauda e senza accorgertene arriverai all’ultima sosta di questa piacevole passeggiata: la Chiesa Parrocchiale della Gran Madre di Dio.

Davanti a questo meraviglioso e imponente luogo di culto, situato ai piedi della collina torinese, si stagliano due statue che sembrano poste a protezione dell’edificio che trae ispirazione dal Pantheon di Roma e che, secondo varie leggende, custodisce enigmi e segreti.

La statua della Fede, posta sul lato sinistro della scalinata, rappresenta una donna che regge un libro aperto nella mano destra, un calice elevato verso l’alto, nella mano sinistra, e con lo sguardo puntato in direzione del luogo dove secondo alcune interpretazioni sarebbe sepolto il Santo Graal. Tuttavia questa statua è stata scolpita senza pupille e questo renderebbe impossibile individuarne il punto esatto.
La statua della Religione, posta sull’altro lato, raffigura invece una donna che regge una croce latina ai piedi della quale trova spazio una tiara papale rovesciata a simboleggiare la fine del potere della Chiesa come predetto da Nostradamus.

A nostro avviso si tratta del modo migliore per terminare questa magica esperienza, poiché sulle sponde del fiume Po ci sono ancora molti affascinanti interrogativi che attendono di essere svelati.

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Articolo scritto in collaborazione con Somewhere Tours & Events

Ultimo aggiornamento: 19 novembre 2023

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