
Koyasan: Il Giappone sacro e spirituale
INDICE DELL'ARTICOLO
Due settimane a spasso per il Giappone con l’obiettivo di vedere, scoprire e fotografare la maggior parte delle città e delle attrazioni che in tutte le guide turistiche sono classificate come “da non perdere”.
Il nostro itinerario è stato pensato e organizzato proprio seguendo questo filo logico ma, alla fine, abbiamo deciso di aggiungere una piccola deviazione dal sapore molto spirituale!
Prima di concludere il nostro viaggio tra le luci e il caos di Osaka abbiamo trascorso una giornata a Koyasan per poter dormire in uno shukubo [Foresteria] e vedere da vicino alcune fasi della quotidianità svolte all’interno di un monastero buddista.
Se anche tu vuoi includere questa città nel tuo itinerario di viaggio di 15 giorni in Giappone, ecco i nostri consigli per farti visitare Koyasan in un giorno.
- Periodo: Agosto
- Durata: 1 giorno
Questo itinerario alla scoperta di KOYASAN è il nostro personale suggerimento se sei un viaggiatore al quale piace esplorare il mondo affidandosi alla VISTA, all’UDITO e cercando attraverso il TATTO una CONNESSIONE CON IL LUOGO.
Scopri le nostre valutazioni!
FIVE IN TRAVEL CHARTS
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VISTA
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UDITO
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TATTO | CONNESSIONE COL LUOGO
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GUSTO
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OLFATTO
COSA VEDERE A KOYASAN in Giappone
Salutiamo per l’ultima volta la Kyoto Tower prima di intraprendere l’ennesimo trasferimento all’interno di questo meraviglioso tour alla scoperta del paese di Holly e Benji!
Acquistiamo un bento scegliendo quello più colorato tra le varie opzioni a nostra disposizione e ci mettiamo comodi, preparandoci a trascorrere un bel pò di tempo in viaggio in direzione Monte Koya.
Un cielo coperto e una pioggia sottile ci accolgono dando un tocco ancora più marcato di misticismo a tutto ciò che abbiamo intorno.
Raggiungiamo a piedi il nostro shukubo e, dopo aver sbrigato tutte le formalità, ci mettiamo in marcia tra alberi di cedro e un silenzio surreale interrotto solo dai nostri passi.
Tempio Kongōbu-ji
Essendo relativamente vicino alla nostra foresteria decidiamo di visitare per primo il famoso tempio, costruito e ricostruito più volte nella sua sfortunata storia, che ogni anno accoglie un milione circa di pellegrini adepti del buddismo Shingon.
La visita di questa luogo sacro è limitata ai soli spazi esterni poiché la sala principale risulta essere accessibile ai visitatori soltanto due volte l’anno: durante il solstizio d’inverno oppure l’otto di aprile, giornata nella quale si celebra la nascita di Buddha.

Una passeggiata alla scoperta del giardino botanico, che accoglie tra l’altro quattro tra le piante emblema del Paese [Cedro giapponese, Cipresso Hinoki, Pino rosso giapponese e Pino domestico], e una visita al più grande giardino di pietra e di sabbia del Giappone, simile a quello di Ryōan-ji di Kyoto, rendono in ogni caso piacevole trascorrere del tempo in questo luogo avvolto da tranquillità e pace.

Danjo-Garan
Dopo aver ammirato il meraviglioso giardino zen ci attende un’altra tappa che ci porterà al cospetto del Danjo-Garan, uno dei primi complessi sacri costruiti dal famoso e venerato monaco Kobo Daishi.
Oltre venti tra edifici e templi compongono questo complesso all’interno del quale spiccano la Konpon Daito Pagoda, altra 45 metri e famosa per i suoi dettagli architettonici e per il suo intenso colore rosso, e la sala Kondo, all’interno della quale hanno luogo le cerimonie più importanti.
Cimitero Okunoin
Se deciderete di visitare Koyasan allora preparatevi a vivere un’esperienza davvero particolare: un giro all’interno di un cimitero!
Il Cimitero Okunoin è infatti uno dei luoghi assolutamente da scoprire durante la vostra permanenza in questa cittadina; se da una parte rimarrete attratti dai riti e dalla gestualità dei monaci e dei fedeli, dall’altra verrete colpiti dalla modernità e dalla maestosità di alcune tombe di cittadini privati o di aziende, come ad esempio la Nissan.

Una passeggiata di oltre due chilometri, tra migliaia di lapidi e natura rigogliosa, vi condurrà nei pressi della Gokusho Offering Hall dove, davanti ad una serie di statue, potrete assistere alla preghiera dei pellegrini: offerte e acqua gettata sulle statue rappresentano il modo per ricordare i propri defunti.

Se siete fortunati come noi, vi capiterà di trovarvi nel mezzo di una processione di monaci intenti ad attraversare il ponte Gobyonohashi in direzione del meraviglioso Padiglione delle Lanterne, all’interno del quale se ne trovano circa 10.000 mantenute sempre accese.

Con la suggestiva luce delle lanterne negli occhi e con il silenzio assordante nelle orecchie, facciamo ritorno alla foresteria immergendoci ancora per un pò nell’atmosfera ovattata di questo luogo decisamente insolito e unico nel suo genere.
Koyasan Shukubo Henjosonin
Terminiamo questo giro turistico un pò inconsueto e ci prepariamo, finalmente, a goderci un pò di meritato relax nell’onsen situato all’interno dell’Henjosonin che, a differenza di quello del nostro albergo di Kanazawa, è accessibile anche a chi ha parecchi tatuaggi come il sottoscritto!
Immergersi nelle calde acque termali e poter posare il proprio sguardo su un meraviglioso giardino, in tipico stile giapponese, è una di quelle attività capaci di far dimenticare la stanchezza di una lunga giornata e recuperare le forze fisiche e mentali!
Il nostro soggiorno continua a regalarci delle piacevoli sorprese: alle 17.30 circa, orario che per noi corrisponde a quello dell’aperitivo, ci viene servita la cena rigorosamente vegana che degustiamo indossando il caratteristico yukata, una veste da camera in cotone simile al kimono.
Il menù, che sarà più o meno quello che troveremo anche la mattina seguente a colazione, prevede riso, verdure cotte in diverse varianti, zuppe, tofu e altri alimenti sconosciuti a noi occidentali!
Anche in questo caso, tenendo fede al nostro modo di viaggiare, abbiamo provato tutto quello che ci è stato offerto dai monaci!
Finita la cena rimane ben poco da fare all’interno dell’Henjosonin se non assaporare ancora un pò dell’atmosfera eterea e rilassante che si respira passeggiando nel giardino interno.
Per poter concludere in bellezza questa penultima tappa in terra nipponica, ci rimangono infine due esperienze autentiche da fare: dormire sul futon, accuratamente preparato dai monaci durante la nostra assenza per la cena, e partecipare alla loro preghiera mattutina; è sicuramente una levataccia [Sveglia alle ore 5.40] ma è un modo decisamente particolare per dare inizio ad una nuova giornata con l’energia giusta per partire scoperta di Osaka!

KOYASAN GIAPPONE: Informazioni utili
Koyasan dove si trova e come raggiungerlo
Se il vostro obiettivo è arrivare a Koyasan da Kyoto, vi lasciamo alcune informazioni per pianificare il vostro trasferimento.
Via treno occorrerà passare da Osaka preventivando circa 3 ore di viaggio.
Una volta arrivati nella città della baia dovrete raggiungere la stazione di Shin-Imamiya e da lì, utilizzando i treni della linea Nankai-Koya, quella di Gokurakubashi.
Per poter arrivare alla stazione di Koyasan dovrete utilizzare la teleferica e successivamente un bus che vi condurrà finalmente a destinazione.
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Ultimo aggiornamento: 01 maggio 2020
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6 commenti
Daniela
Bellissimo articolo, grazie per questi mini viaggi con il pensiero in questo momento in cui siamo obbligati a rimanere in casa! Siete forti ragazzi
Daniele & Marilena
Grazie mille per essere passata a trovarci!
E’ stato emozionante anche per noi ripercorrere le numerose tappe di questo meraviglioso viaggio.
Teniamo ancora duro per un pò e prepariamoci a ripartire con più entusiasmo!
Samuele & Margherita
Ragazzi, come sempre le vostre descrizioni rapiscono! Ci avete trasportati in uno scenario mistico…sicuramente includeremo Koyasan in un prossimo viaggio in Giappone.
Daniele & Marilena
Koyasan è un luogo davvero magico in grado di catapultarti in un’altra dimensione.
Qui si respira ancora parecchia tradizione e poter osservare le abitudini dei monaci rende completa questa esperienza fuori dal comune!
Fabio
Ma che meraviglia questa località! Manco sapevo che esistesse… Anche questa da segnare per un futuro ritorno in Giappone. Adoro tutti quei templi e quelle statue di buddha. Ma vogliamo parlare della lapide a forma di tazzina di caffé? 😀
Daniele & Marilena
Un giro in un luogo molto spirituale, dopo poter fare un bel bagno rilassante in un onsen con vista su un meraviglioso giardino in puro stile giapponese!
Girare liberamente con lo yukata e provare la cucina dei monaci…
Direi che merita proprio di essere inserita nel tuo prossimo tour in Giappone!
La lapide a forma di tazzina vince a mani basse il premio “stranezze in un cimitero”!!!!